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Nella categoria dei Disturbi Specifici dell’apprendimento (DSA) sono raggruppati il disturbo della lettura (dislessia), della scrittura (disgrafia e disortografia) ed il disturbo del calcolo (discalculia).
Nella diagnosi dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono presenti ritardi in una o più aree dell’apprendimento (lettura, scrittura e calcolo). E’ escluso qualsiasi tipo di ritardo mentale nello sviluppo cognitivo e fattori ambientali che possono essere la causa del ritardo di apprendimento.
La diagnosi può essere effettuata non prima della fine della II elementare, ma possono essere individuati dei campanelli d’allarme (es. il bambino legge invertendo o sostituendo le lettere -m/n, b/v- e i numeri (12/21),lettura lenta, scrittura illegibile, non memorizza le tabelline ecc.) affinchè si possa rafforzare la carenza nell’apprendimento dell’abilità specifica.
A fronte di un sospetto di DSA o di una diagnosi, occorre mettere in atto tutte le procedure utili a ridurre e compensare le difficoltà riscontrate. È importante chiarire che il trattamento agisce sugli effetti del disturbo, non sulle sue cause. Il disturbo non scompare per quanto gli interventi su lettura, ortografia e calcolo, determinano un miglioramento delle prestazioni, almeno nel breve termine.
La lettura e la scrittura sono funzioni psichiche superiori la cui origine è culturale, radicata nello sviluppo biologico-naturale del bambino. Non si apprendono né per pura imitazione né semplicemente memorizzando alcune regole, bensì attraverso uno sviluppo interno, seguendo fasi collegate l’una all’altra.
Nei primi mesi della scuola elementare il bambino impara ad associare suoni a simboli grafici, questo vale soprattutto per le singole lettere e poi si estende alle brevi parole; quest’abilità si va perfezionando nel tempo ed è proprio in questo momento che il bimbo impara a comporre i primi segni grafici della scrittura.
Non sempre però quest’apprendimento procede nel verso giusto, infatti, si possono verificare dei problemi, anche se l’ambiente e le stimolazioni date al bambino sono adeguati e le capacità cognitive sono nella norma.